Quinò

Quinò
Caffè Letterario, Imola

Come è nato Quinò

Una mattina sono uscita di casa un po' di fretta e ho pensato di fare colazione in un vecchio bar imolese proprio "sotto l'orologio": ora il bar non si chiama più Giuli ma "Caffé Letterario Quinò".

La vita in provincia o si ama o si odia. A me diverte.

Una mattina della scorsa estate sono uscita di casa un po' di fretta e non ho potuto far colazione, e mi sono fermata al Giuli Bar, che adesso, dopo pochi mesi si chiama ma "Caffé Letterario Quinò.”

La disposizione degli arredi è rimasta la stessa: il bancone a destra, i tavoli più in fondo. I tavoli di legno son carini, anzi io li avrei messi identici anche sotto al portico anziché usarne di totalmente diversi.

Il nome Quinò, non so da cosa mi sia venuto in testa, Quino, senza l’accento sull’ultima lettera sarebbe l'autore delle strisce di Mafalda, che c'entri qualcosa? Boh.

Riguardo alla definizione di "caffé letterario" credo che essa faccia riferimento allo scaffale che figura in sala e alla possibilità di leggersi, oltre al classico quotidiano, un libro prelevato direttamente dalla libreria.

Il Caffè Quinò ospita mostre di foto, pittura and so, organizza eventi culturali, presentazione di libri e molto altro ancora, perché le grigie giornate invernali con le sere cupe e fredde o le piacevoli serate d’estate possano offrire un’occasione di piacevole ritrovo.

I nostri Cocktails

I nostri Cocktails
Cocktails di Quinò

lunedì 19 dicembre 2011

Serata Gioielli , Giovedì 22 dicembre

Il Caffè Letterario Quinò

presenta

Giovedì 22 Dicembre 2011 ore 20.30

 Serata Gioielli

Esposizione di bijoux artigianali esclusivi realizzati da Beatrice Mascherini, 
con piccolo laboratorio creativo


lunedì 14 novembre 2011

Mostra Luciano Morara : Paesaggi Silenziosi

Luciano Morara

"Paesaggi Silenziosi"
Mostra Personale
dal 24 Novembre al 31 Dicembre 2011
Caffè Letterario Quinò, Via Emilia 194 Imola


"L'espressione artistica di Luciano Morara si 
caratterizza per la progressiva, continua ricerca formale 
e contenutistica attraverso la quale ci ha abituato,
 in questi anni, a sempre nuovi traguardi. 
Il suo è un procedere secondo ritmi che richiamano 
la natura, il trascorrere delle stagioni.............
Sia che ci presenti luoghi noti o inattesi, paesaggi
imbiancati da una neve che cade senza fare rumore 
piuttosto che la freschezza della primavera 
o il calore dell'estate."  Vinicio Dall'Ara

venerdì 21 ottobre 2011

“SAPORI... D’ARTE” Mostra Amici dell'Arte, Imola



Sapori ....D'Arte


  Circolo Culturale Amici dell'Arte

Presenta:

“SAPORI... D’ARTE”
(Pittura, Scultura e Grafica)

dal 4 al 24 novembre 2011
INGRESSO LIBERO

 in collaborazione con il Caffè Letterario Quinò
via Emilia 194, Imola 
 Il Baccanale
Come consuetudine si terrà anche quest’anno ad Imola il tradizionale Baccanale, ovvero la rassegna enogastronomica che attraversa in lungo ed in largo l’Italia. Dal 5 al 20 novembre 2011 sarà possibile gustare numerosi sapori delle tipicità gastronomiche locali. Il tema dell’edizione 2011 sarà la valorizzazione della cucina come elemento di coesione nazionale soprattutto in occasione dei 150° dell’unità d’Italia. 

La Rassegna Enogastronomica Baccanale si terrà ad Imola dal 5 al 20 novembre 2011.


lunedì 8 agosto 2011

Caffè Letterario Quinò, Imola: Yoga & Colore

Caffè Letterario Quinò, Imola: Yoga & Colore: "Yoga & Colore dall’Anima alla Tela Daniela Borgini mostra personale 8 - 30 settembre 2011
Mercoledì 21 settembre ore 18..."

Yoga & Colore





Yoga & Colore
dall’Anima alla Tela

Daniela Borgini
mostra personale

8 - 30 settembre 2011


  
Mercoledì 21 settembre ore 18,30
Meeting
Parliamo di Yoga,
6 motivi (almeno) per praticarlo
Caffè letterario Quinò, Via Emilia 194 Imola



Daniela Borgini è una ricercatrice olistica  e metafisica che ha iniziato il proprio percorso all’inizio degli anni ’80,  mossa  da spirito d'osservazione, indipendenza , poca convenzionalità.
 Ha seguito studi con l'insegnante di Yoga Anodea Judith  e con l'Accademia Italiana di Filosofia Olistica, nonchè con Maestri  nazionali e internazionali.
 Con spirito aperto e profondo impegno conduce corsi di Yoga per l'Associazione Culturale Jnana. 
Affascinata dalle infinite sfumature dei colori e dalla loro capacità espressiva e rigenerante fin  dall'infanzia ha amato esprimere sensazioni ed emozioni facendone ampio utilizzo, trascrivendo, con penna e pennelli, su carta e su tela  "il particolare" , quell'immagine capace di trasportare sulle ali dell'infinito.
http://danielaborgini.beeplog.it/

martedì 21 giugno 2011

Roberta Giacometti presenta "Dentro Fuori"


Sabato 25 giugno alle ore 18.30


la scrittrice imolese racconta la storia e i protagonisti della "città dei matti" e della realtà manicomiale di Imola.

Racconta una realtà che a lungo è stata una delle anime della nostra città, i manicomi, il libro Dentro Fuori (Bacchilega Editore) che Roberta Giacometti, coadiuvata dalla lettura di Marina Mazzolani, presenterà sabato 25 giugno al Caffè Letterario Quinò di Imola (Via Emilia 194) alle 18.30. Per tanto tempo, prima ancora della notorietà dovuta all'autodromo, Imola è stata famosa come "città dei matti". Le vaste strutture manicomiali sviluppatesi nell'Ottocento - in cui confluivano buona parte dei malati mentali della regione e non solo - diedero lavoro a moltissime persone ma gli imolesi convivevano con questa realtà conoscendola in modo assai superficiale. Leggere "Dentro fuori . Testimonianze di ex-infermieri degli ospedali psichiatrici di Imola" permette di entrare dentro quella che era a tutti gli effetti una città nella città e conoscere - attraverso le testimonianze di tanti infermieri, medici, operatori -  che hanno lavorato , a partire dal 1937 fino alla fine degli anni Novanta, nelle due grandi strutture psichiatriche dell'Osservanza e del Lolli, una realtà fatta di sofferenza, segregazione, soprusi, ma anche grande umanità da parte di infermieri spesso impreparati ad affrontare un lavoro davvero pesante e che sopperivano con la loro sensibilità cercando di rendere più dignitosa la vita dei ricoverati. Che per lungo tempo non furono solo i malati mentali veri e propri, bensì anche sifilitici, malati di TBC, orfanelli, eroinomani e alcolisti.
Un racconto crudo e intenso di una parte di storia della nostra città rimasta sempre sommersa, ma anche di un percorso assistenziale e terapeutico che spesso anticipò le linee seguite dalla psichiatria italiana. L'autrice, l'editore e lo stampatore hanno rinunciato ad ogni profitto lavorando gratuitamente. Il prezzo intero del libro è destinato a sostenere l'impegno umanitario di Emergency.

martedì 14 giugno 2011

Quando l'amore si trasforma in poca cura di sè?

Quando l'amore si trasforma in poca cura di sè?



Ne parliamo insieme in veranda

Martedì 28 Giugno 2011 ore 21,00

al Caffè Letterario Quinò Via Emilia 194, Imola

Ingresso libero



Associazione Italiana di Consulenza filosofica 
Cafè Philo

La Merla di Caterina Cavina

 Sabato 18 giugno 2011
presentazione presso il  Caffè letterario Quinò 
Introdurrà l'autrice Carla Casazza

Nessuno si ricorda il suo nome, per tutti è La merla, perchè è morta nei giorni più rigidi dell'inverno. E' stata uccisa e oltraggiata nella Bassa Emiliana povera e brutale dei primi del '900. Il fiume l'ha accolta e amorevolmente accudita finchè non è stato il momento di riemergere e tornare a vivere nella Bassa Emiliana di oggi, non più povera ma - spesso - brutale come un secolo fa. Perchè La merla ha una missione da compiere, delle ingiustizie da vendicare. Torna Caterina Cavina con il suo secondo romanzo, gotica, tragica, ma anche capace di ironizzare sugli abitanti della "bassa": paiono usciti da un film di Fellini o di Almodovar, poi pensandoci bene ti accorgi che sono le stesse persone che da queste parti si incontrano ogni giorno. Un libro duro, che sorprende con inattesi cenni poetici, da leggere su vari livelli, come già Caterina ci ha abituato col primo romanzo. Una storia in cui le protagoniste sono le donne, in tutte le declinazioni possibili, e tutto il bene e tutto il male che attorno alle donne orbita oggi come 100 anni fa, perchè in fondo poco è cambiato, come i panorami della "bassa". "Ci sono posti dove gli orizzonti sono più vasti, ma nella Bassa è difficile immaginarlo. Acqua, terra e cielo, questo siamo."

Caterina Cavina è nata a Castel San Pietro, in provincia di Bologna. Dopo una breve parentesi cittadina (ha vissuto a Torino per laurearsi in Scienze della Comunicazione) è tornata nella Bassa emiliana. Per B.C.Dalai editore ha pubblicato nel 2008 Le ciccione lo fanno meglio, che ha avuto un grande successo di pubblico e di vendite.

lunedì 16 maggio 2011

Stefania Colasanti presenta Io, ninnolo di Dio

Sabato 21 maggio (ore 18.30) Stefania Colasanti presenterà al Caffè Letterario Quinò di Imola (Via Emilia 194) il romanzo Io, ninnolo di Dio (Edizioni Ilmiolibro); a introdurre l'autrice sarà Nadia Zapperi. “Io, ninnolo di Dio” percorre due strade distinte che raccontano ciascuna una parte della vita di Elena: storie e ricordi intrecciati che costruiscono il percorso di una vita giocata al limite del lecito normalmente concesso dal pensiero ricorrente e perbenista. Una donna costretta dagli eventi ad essere “matura” fin da bambina, quando si tuffa alla scoperta del mondo, costretta a prendere coscienza dei diversi mondi a cui ognuno viene destinato, a cominciare da quello di Elena che, con l’adolescenza, inizia a scoprire l’amore, quello passionale, quello carnale, quello che fa vibrare l’anima nella convinzione di aver trovato l’uomo ideale. Ma anche quello doloroso, innaturale e violento. E sono proprio gli uomini a “giocare” con la vita di Elena, uomini che appaiono come marionette messe in movimento dalla presenza di quel Dio a cui la protagonista spesso rivolge le proprie riflessioni oltre a una serie di domande che, già da sole, marcano il territorio a volte conquistato e a volte perduto della propria esistenza. Un Dio cercato con curiosità fin dall’età giovanile della donna e che, fino alla fine, rappresenterà anche la via d’uscita da una vita non facile, in cui Elena appare come una preda in aperta savana, alla continua ricerca di se stessa e di rifugi isolati e nascosti. Il racconto del suo “primo vero” viaggio e del suo “primo vero” amore è la storia intorno a cui ruotano i ricordi scovati nella memoria e rivissuti a volte con drammaticità, altre volte con leggerezza, altre ancora con gioia e ironia.
Stefania Colasanti, infermiera professionale, inizia a scrivere a 12 anni partecipando al suo primo concorso (in latino) e vincendo il primo premio. Continua a scrivere poesie e brevi racconti. Accantona questa sua passione per dedicarsi alla famiglia. Dopo il suo quarantesimo compleanno decide di comprare un PC e , quello stesso giorno, inizia la gestazione del suo primo libro...

martedì 3 maggio 2011

"Week-end con l'Arte"

sabato 7 e domenica 8 maggio 2011
-sabato dalle 10 alle 22, domenica dalle 10 alle 14-

con la collaborazione del laboratorio d'Arte "L'Ulivo e la Luna"


Nella piazzetta interna e sotto i portici del Bar Quinò
pittori, scultori e grafici


lavorano ed espongono le proprie opere


PER TUTTI GLI ARTISTI INTERESSATI

Si ricorda che per i dettagli organizzativi possono rivolgersi direttamente al Bar Quinò,
Isa Tamagnini 333 2641350 o presso il laboratorio di Silvana Bissoli 339 7612304

sabato 30 aprile 2011

Alessio Pracanica presenta "The Big"

Annullato l'appuntamento per Domenica 8 maggio alle ore 21 
(l'incontro avverrà prossimamente)

Lo scrittore siciliano parlerà del suo romanzo sopra le righe che aiuta a riflettere...tra le righe.

Domenica 8 maggio (ore 21) Alessio Pracanica presenterà al Caffè Letterario Quinò di Imola (Via Emilia 194) il romanzo The Big (Edizioni Creativa).

Sono le sette di sera di un giorno come tanti quando qualcuno interrompe l'abituale passeggiata di Archie Badwin, tranquillo archivista di un’agenzia investigativa, gettandogli una pizza sui calzoni. Il fatto, all'apparenza un fastidioso ma innocuo incidente, pare innescare una serie di vicende inverosimili che fanno dubitare ad Archie di possedere ancora la ragione. Per non parlare dei misteriosi omicidi sui quali Archie, improvvisatosi detective, inizia ad indagare. Chi ha fatto letteralmente morire di paura il suo amico Geronimo Kamiski? Chi è The Big di cui minacciose scritte sui muri dell'appartamento di Geronimo annunciano l'arrivo? Perché la commessa del negozio dove Archie aveva acquistato i calzoni è stata uccisa? Esiste una cospirazione contro Archie o è solo la sua fervida immaginazione che lo sta facendo uscire di testa? L'indagine procede con continui colpi di scena scanditi dalle stranite canzoni dei Sofficini Soffocanti. Fino ad un epilogo aperto, anzi apertissimo. Con il suo cinico disincanto e un humour sopra le righe, Alessio Pracanica utilizza questa storia "ai confini della realtà" come metafora per raccontare una società allo sbando, un sistema politico sempre più deludente, la necessità di trovare nuovi punti di riferimento su cui costruire un'esistenza finalmente a misura d'uomo. Così se in prima battuta si ride, si ride molto, poi ripensandoci ci si trova coinvolti un una riflessione ben più profonda e seria. Un romanzo sopra le righe che aiuta a riflettere...tra le righe.

Alessio Pracanica è nato quarant’anni fa Messina, nella cui provincia scrive, vive e lavora (in quest’ordine di importanza). Ha pubblicato Racconti dell’età del rap (Edizioni Creativa – 2008).
Alcuni suoi racconti sono stati inclusi in due antologie curate da Giulio Perrone Editore e nel 2009 ha vinto la 3° edizione del premio “ Un sogno dentro un sogno” (indetto dalla casa editrice Casa dei Sognatori), con il racconto “ The Kingmaker.


giovedì 21 aprile 2011

Nocciola, mostra di Maurizio Nucci


Esporrà fino a metà maggio al Caffè Letterario Quinò di Imola (Via Emilia 194), Maurizio Nucci in una personale dal titolo Nocciola, il ferroviere. Maurizio Nucci è pittore autodidatta che usa tutta la spontaneità naif di chi conosce forma e colore per personalissima percezione e non per accademia. Legato alla sua terra e alla sua professione, ne riproduce gli aspetti con il tratto rozzo e incisivo di un Ligabue e l'ingenuità onirica di un Henri Rousseau. Quest'ultimo viene ricordato col soprannome di Rousseau il doganiere perché nello svolgere questa professione egli matura il suo desiderio di divenire pittore e caratterizza la sua identità nel mondo artistico. Il Nucci, che si firma "nocciola", può quindi essere chiamato a pieno titolo "Il Ferroviere", professione che traspare da molti suoi dipinti dove, con semplice ma significativa espressività, riesce a coniugare la nostalgia per un mondo di primitiva tecnologia con la velocità e l'inquietudine del modernismo più spinto.

sabato 5 marzo 2011

8 MARZO Festa delle Donne

L'8 marzo alle ore 21 il Caffè Letterario Quinò
 propone un Reading al femminile dedicato ad autrici note della letteratura internazionale e a "penne" locali emergenti: alcune autrici imolesi - Marina Sangiorgi, Muriel Pavoni, Carla Casazza - leggeranno, assieme a Nadia Zapperi, brani propri e di grandi poetesse mentre tra una lettura e l'altra... vi sarà una sorpresa.

mercoledì 23 febbraio 2011

Workshop di scrittura narrativa dello scrittore Michele Marziani

Camminare con le scarpe degli altri.

 
Il 12 marzo al Caffè Letterario Quinò lo scrittore presenterà il workshop di scrittura che si terrà ad Imola tra marzo e aprile

«Partire da quello che meglio si conosce, da chi si conosce, da noi stessi, dalla nostra vita, per raccontare altre storie. Viaggeremo insieme tra i libri e la penna in mano, alla ricerca delle parole filosofali, quelle che dipanano il racconto. Ma ci occuperemo pure dei trucchi di bottega, perché la scrittura è sogno ma anche mestiere, talento e artigianato.»

21 e 28 marzo e 4 aprile 2011 al Caffè Letterario Quinò di Imola (Via Emilia 194, sotto i portici).

Il workshop verrà presentato il 12 marzo dallo stesso Marziani in occasione della presentazione del suo romanzo "La signora del caviale" che avrà luogo al Caffè Letterario Quinò alle ore 18.30.

Il workshop prevede 6 ore di lavoro (tre moduli da 2 ore ciascuno, ore 21-23) durante le quali verranno affrontati i seguenti argomenti:
- una storia nasce da un intreccio di suggestioni
- vedere il mondo dalla parte delle radici: dove si intreccia il racconto
- camminare nelle scarpe degli altri: come nasce un personaggio
- allenarsi alla percezione. Leggere e scrivere con gli occhi (vedere, stupire, descrivere); col tatto (raccontare al buio); con le orecchie (nel suono il respiro del mondo); col gusto (lo spettacolo dei sapori), col naso (la magia di un percorso olfattivo)
- allenarsi alla precisione
- Il mestiere di scrivere, tra artigianato e alchimia.
Ai partecipanti sono richieste solo carta e penna e la lettura (che deve avvenire prima dell'inizio del corso) del romanzo "La trota ai tempi di Zorro" scaricabile gratuitamente al link http://www.michelemarziani.org/trota.pdf.
Numero massimo dei partecipanti: 20. Costo: euro 130,00 (studenti euro 80).

Iscrizioni entro il 18 marzo 2011

Informazioni, iscrizioni e prenotazioni:

Michele Marziani è nato nel 1962 a Rimini dove attualmente risiede. Ha vissuto a lungo sul lago d’Orta e a Milano. Scrive per mestiere ed è autore dei romanzi "La trota ai tempi di Zorro" (DeriveApprodi, Roma, 2006) "Umberto Dei" (Cult Editore, Firenze, 2008), "La signora del caviale" (Cult Editore, Firenze, 2009) e di diversi libri di viaggi, vini e cibi, tra i quali "I sapori della Terra di Mezzo" (Guido Tommasi Editore, Milano, 2010), "Lungo il Po" (Guido Tommasi Editore, Milano, 2008) e "Il Gambero Nero – ricette dal carcere" (DeriveApprodi, Roma, 2005; nuova edizione Cibele, Fossano, 2010) con il fotografo Davide Dutto. Con il volume "Il Gambero Nero – ricette dal carcere" ha vinto il premio nazionale Libri da gustare edizione 2006. Con "I sapori della terra di mezzo" ha vinto il Premio Letterario Nazionale Tracce di Territorio 2010 per la sezione di saggistica storica “Cesare Cantù”, mentre col romanzo "La signora del caviale" si è aggiudicato il secondo posto all’edizione 2010 del premio giornalistico internazionale La Camera di Commercio e la Provincia di Ferrara per l’agroalimentare.
Il libro "Sovversivi del gusto 2. Secondo viaggio fotografico nel mondo dell’enogastronomia che resiste" (Nda Press, Rimini, 2009), realizzato assieme al fotografo Marco Salzotto, ha vinto il prestigioso Gourmand World Cookbook Awards 2010 per l’Italia nella categoria Best Cookbook Photography e farà parte della rosa di quattro titoli tra i quali il 3 marzo 2011 a Parigi – nell’ambito di Paris Cookbook Fair – verrà scelto il Gourmand Best in the World.
 

giovedì 17 febbraio 2011

San Valentino Artistic Contest: la frase vincitrice della prima fase

Il giorno di San Valentino i clienti del Quinò hanno scelto la frase su cui si baserà il contest artistico rivolto a tutti i creativi del territorio e non.

 " L'unica cosa importante, quando ce ne andremo, saranno le tracce d'amore che avremo lasciato"
(Albert Schweitzer).

È questa la frase più votata la sera di San Valentino dai clienti del Caffè Letterario Quinò di Imola (Via Emilia 194), alla quale si ispirerà il Quinò San Valentino Artistic Contest: utilizzando la frase vincitrice, od ispirandosi ad essa, artisti e creativi locali e non potranno realizzare un segnalibro (sono ammesse tutte le tecniche artistiche e tutti i materiali) da consegnare o spedire al Quinò entro il 21 marzo 2011. Tutte le opere saranno esposte nel locale per un mese. Al termine dell'esposizione, l'artista autore dell'opera che avrà riscosso maggiore successo tra i frequentatori del Quinò, vincerà la possibilità di esporre i propri lavori per un mese nel locale stesso.
Il prossimo appuntamento al Quinò sarà con Gianluca Morozzi sabato 26 febbraio alle ore 18.30: lo scrittore bolognese presenterà il suo ultimo libro Serena variabile, scritto a quattro mani con Elisa Genghini. Come lo ha definito lo stesso autore è "il vero romanzo trangeder", non solo perché è stato scritto da due autori di sesso diverso, ma perché affronta la consumata tematica dei rapporti tra uomo e donna attraverso una protagonista che lentamente si trasformerà (e senza chirurgia) in un maschio.

Info: Caffè Letterario Quinò, Via Emilia 194 - 40026 Imola (Bologna) Tel. 0542 23180
e-mail: cl.quino@gmail.com
http://caffeqiuino.blogspot.com/

lunedì 14 febbraio 2011

Perché non impariamo a leggere col cervello e col cuore?


Mai come oggi siamo stati invasi da ogni genere d’informazioni che ci vogliono raggiungere ad ogni costo e con ogni possibile via, eppure vent’anni fa ci era stato promesso che l’uso di massa dei computer avrebbe salvato le foreste riducendo notevolmente l’abuso di carta, ma non è stato così.

Ognuno di noi riceve quotidianamente quintali di posta, bollette di luce, gas, telefono, di sette, otto pagine ciascuna, tutti i supermercati zonali ci mandano giornali di zeppi di offerte, dove in una tabella di due centimetri quadrati sta scritta un’intera storia, e poi le banche con lunghi e enigmatici estratti conto, e lettere di ogni genere, lettere a volontà nelle nostre cassette di posta.

Non trascuriamo poi il rispolvero della cara, vecchia lettera, oggi diventata  “mail”, la posta elettronica ( chi non la legge tutti i giorni e anche più volte al giorno?) dove dentro  finisce ogni sorta di notizia, c’è chi ti scrive per vendere  “on line” vestiti, scarpe, creme di bellezza, viagra, viaggi, biglietti da visita personalizzati, ci sono i furbi che ti chiedono  i codici della carta di credito, gli psicologi premurosi che ti inviano suggerimenti per vivere meglio.
Talvolta o più spesso compriamo anche riviste e giornali o li leggiamo al bar. E c’è anche qualcuno che compra qualche libro.

Travolti da questa informazione massiva riusciamo davvero a leggere? O spesso buttiamo un occhio qua e là cercando di capire al volo quello che pensiamo di dover capire?

Pedagogisti e psicologi moderni affermano che per imparare a leggere è necessaria una dote a priori: l’amore per la lettura che pare stia scritto nei cromosomi. Ecco perché solo alcune persone leggono libri come mangiare il pane, aprono una lettera e buttando a malapena un occhio sanno già cosa c’è scritto. E non sbagliano, non fraintendono mai.

Però lettere, bollette e giornali arrivano, ahimè, anche a chi non ama leggere e anche costoro devono comprendere i contenuti di ciò che leggono senza prendere lucciole per lanterne.
Se fino a qualche tempo fa leggere era più facile per tutti perché la corrispondenza era meno, era più lenta e anche impaginata con maggiore chiarezza, oggi comprendere ciò che si legge non è semplice  proprio per la quantità e la complessità dell’informazione.

Non possiamo leggere proprio tutto.
I criteri secondo cui scegliere i documenti da leggere e quelli da scartare sono abbastanza ovvi, non ci è permesso di ignorare fatture, lettere raccomandate, contratti, dobbiamo leggerli e leggerli attentamente. Non basta leggere una riga qua e là tentando di capire.
Tutto il resto possiamo liberamente decidere se leggerlo o cestinarlo.
Per avere la certezza di non aver trascurato parti del documento che ci apprestiamo a leggere, per capirne i contenuti e non fare brutte figure è bene seguire alcune regole.
Tutto ciò che dobbiamo o vogliamo leggere leggiamolo con cura, attentamente.
Leggiamo un paragrafo e riflettiamo un attimo sul suo contenuto prima di procedere, magari rileggiamo un’altra volta, non perché siamo dementi, ma per avere la certezza di avere capito tutto il succo del discorso . (esempio pratico del concetto spirituale “essere qui e ora”o “essere nel presente”)
Mentre leggiamo evitiamo di esprimere, anche sfuggevolmente, anche per un attimo, il nostro giudizio personale. (ci distoglierebbe dall’ “essere qui e ora”)
Terminata la lettura dell’intero documento proviamo a fare una sintesi del tutto, una specie di riassunto di quello che abbiamo capito escludendo ancora il giudizio personale e tornando eventualmente a verificare quello che non ci è chiaro. (è questo il momento yogico della comprensione più ampia  in cui i concetti si mostrano una visione d’insieme più chiara e completa)

Adottando queste semplici regole diventeremo bravi a estrapolare dalle righe i nostri cosidetti “profili” presso i gestori di utenze, a valutare i consumi sulle bollette, a capire come va lavata l’ultima maglia comprata, gli ingredienti e le calorie dei biscotti della colazione, cosa intendeva comunicare il post  dell’amico su Facebook, o l’articolo che abbiamo letto sul quotidiano.


Ogni scritto che ci passa tra le mani, libro, giornale, ricevuta di pagamento è parola (in principio era il Verbo, e il Verbo era con Dio, e il Verbo era Dio) e la parola, anche quando scritta è un’ energia, l’energia del pensiero che l’ha generata con l’intento di raggiungere una creazione (incassare denaro, divulgare informazioni o idee, dichiarare eventi, raccontare storie reali o fantastiche, piacere personale).
Solo escludendo ogni errore di interpretazione ( i fischi non sono fiaschi) e ogni attitudine affettiva e personale (simpatia, antipatia) nonché i giudizi morali possiamo risvegliare in noi l’empatia cioè la capacità di comprendere e accettare senza condizioni le parole e gli stati d'animo esattamente come ci arrivano dal nostro interlocutore.
L’ empatia è la sola  condizione  che allinea la comprensione della mente a quella del cuore e ci aiuta a capire il significato di tutta l’informazione.

lunedì 7 febbraio 2011

San Valentino al Quinò


COMUNICATO STAMPA

Al Caffè Letterario Quinò un San Valentino letterario e tanti appuntamenti nel mese di marzo
Riprendono con la serata dedicata a San Valentino gli eventi del Quinò: il calendario fino alla fine di marzo tra reading, presentazioni e workshop.

Sarà un San Valentino dedicato alla letteratura quello che propone il Caffè Letterario Quinò di Imola (Via Emilia 194) per la sera del 14 febbraio (dalle ore 20). Si sceglierà infatti la "frase da baci" più bella: contestualmente ad ogni consumazione i clienti ricevrenno un sorta di "schedina letteraria" in cui dovranno votare una delle dieci frasi attorno all'amore e ai sentimenti proposte dallo staff del Quinò. A fine serata, effettuato il conteggio dei voti, verrà "eletta" la frase migliore. E si darà il via al Quinò San Valentino Artistic Contest: utilizzando la frase vincitrice artisti e creativi locali potranno realizzare un segnalibro (sono ammesse tutte le tecniche artistiche e tutti i materiali) da consegnare al Quinò entro il 15 marzo 2011. Tutte le opere saranno esposte nel locale. Ma dopo la "parentesi romantica" si torna ad occuparsi di letteratura a 360° con diversi appuntamenti che animeranno il mese di marzo.

Si inizierà l'8 marzo alle ore 21 con Reading al femminile dedicato ad autrici note della letteratura internazionale e a "penne" locali emergenti: alcune autrici imolesi leggeranno brani propri e di grandi poetesse mentre tra una lettura e l'altra... vi sarà una sorpresa.

Sabato 12 marzo alle ore 18.30 lo scrittore Michele Marziani presenterà il romanzo La signora del caviale (Cult, Firenze) e illustrerà il workshop di scrittura Camminare con le scarpe degli altri che prenderà il via il 21 marzo sempre al Quinò; si tratta di un workshop di tre serate (21 e 28 marzo, 4 aprile) in cui verranno affrontati i seguenti argomenti: una storia nasce da un intreccio di suggestioni, vedere il mondo dalla parte delle radici: dove si intreccia il racconto, camminare nelle scarpe degli altri: come nasce un personaggio, allenarsi alla percezione, leggere e scrivere con gli occhi (vedere, stupire, descrivere); col tatto (raccontare al buio); con le orecchie (nel suono il respiro del mondo); col gusto (lo spettacolo dei sapori), col naso (la magia di un percorso olfattivo), allenarsi alla precisione, il mestiere di scrivere, tra artigianato e alchimia (informazioni: 335 6770994 o carlacasazza67@gmail.com oppure http://wsmichelemarziani.wordpress.com/).

Infine sabato 26 marzo (ore 18.30) Maria Grazia Frisina presenterà il romanzo A passi incerti (Mauro Pagliai Editore) che ha come protagonista Emilia, giovane affetta da SLA. Poetessa "convertita" alla narrativa, nel senso che questo romanzo è la sua prima prova letteraria "in prosa", tra l'altro ottimamente riuscita, Grazia lascia traccia dei suoi intensi versi anche tra le pagine di questa storia.