Quinò

Quinò
Caffè Letterario, Imola

Come è nato Quinò

Una mattina sono uscita di casa un po' di fretta e ho pensato di fare colazione in un vecchio bar imolese proprio "sotto l'orologio": ora il bar non si chiama più Giuli ma "Caffé Letterario Quinò".

La vita in provincia o si ama o si odia. A me diverte.

Una mattina della scorsa estate sono uscita di casa un po' di fretta e non ho potuto far colazione, e mi sono fermata al Giuli Bar, che adesso, dopo pochi mesi si chiama ma "Caffé Letterario Quinò.”

La disposizione degli arredi è rimasta la stessa: il bancone a destra, i tavoli più in fondo. I tavoli di legno son carini, anzi io li avrei messi identici anche sotto al portico anziché usarne di totalmente diversi.

Il nome Quinò, non so da cosa mi sia venuto in testa, Quino, senza l’accento sull’ultima lettera sarebbe l'autore delle strisce di Mafalda, che c'entri qualcosa? Boh.

Riguardo alla definizione di "caffé letterario" credo che essa faccia riferimento allo scaffale che figura in sala e alla possibilità di leggersi, oltre al classico quotidiano, un libro prelevato direttamente dalla libreria.

Il Caffè Quinò ospita mostre di foto, pittura and so, organizza eventi culturali, presentazione di libri e molto altro ancora, perché le grigie giornate invernali con le sere cupe e fredde o le piacevoli serate d’estate possano offrire un’occasione di piacevole ritrovo.

I nostri Cocktails

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Cocktails di Quinò

giovedì 5 gennaio 2012

Michele Marziani parlerà di Barafonda

Domenica 15 gennaio alle ore 18.30  
al Quinò Caffè Letterario di Imola (Via Emilia 194) 
aperitivo letterario con lo scrittore Michele Marziani 
                                  che   parlerà del nuovo romanzo Barafonda (Barbès Editore).



Si può inventare la vita? Può rispondere a questa domanda Franco Botteghi, uno stimato medico pediatra che ha esercitato abusivamente per ben trent'anni in Italia e in Africa. Una spiacevole coincidenza smaschera l'imbroglio, cambiando tutto a partire dalla famiglia. La moglie Camilla lo sbatte fuori di casa mettendolo in cattiva luce di fronte ai figli. Dopo il carcere, la sistemazione nella piccola e malmessa casetta ereditata dalla madre tra il fiume e il mare.
Ora che il medico non lo può più fare, deve inventare qualcosa per mangiare. Per fortuna ci sono i vicini: una coppia di algerini con un grande cuore e tanti figli e Jelena. Una donna slava scampata ai massacri del suo paese che ama Franco nonostante il suo razzismo, il brutto carattere e l'alcol. Forse Franco ha ricevuto una seconda possibilità, forse la sua vita la può inventare un'altra volta, oppure no.
Michele Marziani scrive una storia scomoda, poetica ed ironica che vuole raccontare i mali del nostro tempo con una scrittura lieve, ma quando serve chirurgica, che fa sorridere e commuovere, raccontando le cose senza retorica.

Michele Marziani è nato nel 1962 a Rimini dove attualmente risiede. Ha vissuto a lungo sul lago d'Orta e a Milano. Scrive per mestiere ed è autore dei romanzi La trota ai tempi di Zorro (DeriveApprodi, Roma, 2006) Umberto Dei (Cult Editore, Firenze, 2008), La signora del caviale (Cult Editore, Firenze, 2009), Barafonda (Barbès Editore, Firenze, 2011) e di diversi libri di viaggi, vini e cibi, tra i quali I sapori della Terra di Mezzo (Guido Tommasi Editore, Milano, 2010), Lungo il Po (Guido Tommasi Editore, Milano, 2008) e Il Gambero Nero - ricette dal carcere (DeriveApprodi, Roma, 2005; nuova edizione Cibele, Fossano, 2010) con il fotografo Davide Dutto. Con il volume Il Gambero Nero - ricette dal carcere ha vinto il premio nazionale Libri da gustare edizione 2006. Con I sapori della terra di mezzo ha vinto il Premio Letterario Nazionale Tracce di Territorio 2010 per la sezione di saggistica storica “Cesare Cantù”, mentre col romanzo La signora del caviale si è aggiudicato il secondo posto all'edizione 2010 del premio giornalistico internazionale La Camera di Commercio e la Provincia di Ferrara per l’agroalimentare.
Il libro Sovversivi del gusto 2. Secondo viaggio fotografico nel mondo dell'enogastronomia che resiste (Nda Press, Rimini, 2009), realizzato assieme al fotografo Marco Salzotto, ha vinto il prestigioso Gourmand Best in the World 2011 come miglior libro fotografico.