Quinò

Quinò
Caffè Letterario, Imola

Come è nato Quinò

Una mattina sono uscita di casa un po' di fretta e ho pensato di fare colazione in un vecchio bar imolese proprio "sotto l'orologio": ora il bar non si chiama più Giuli ma "Caffé Letterario Quinò".

La vita in provincia o si ama o si odia. A me diverte.

Una mattina della scorsa estate sono uscita di casa un po' di fretta e non ho potuto far colazione, e mi sono fermata al Giuli Bar, che adesso, dopo pochi mesi si chiama ma "Caffé Letterario Quinò.”

La disposizione degli arredi è rimasta la stessa: il bancone a destra, i tavoli più in fondo. I tavoli di legno son carini, anzi io li avrei messi identici anche sotto al portico anziché usarne di totalmente diversi.

Il nome Quinò, non so da cosa mi sia venuto in testa, Quino, senza l’accento sull’ultima lettera sarebbe l'autore delle strisce di Mafalda, che c'entri qualcosa? Boh.

Riguardo alla definizione di "caffé letterario" credo che essa faccia riferimento allo scaffale che figura in sala e alla possibilità di leggersi, oltre al classico quotidiano, un libro prelevato direttamente dalla libreria.

Il Caffè Quinò ospita mostre di foto, pittura and so, organizza eventi culturali, presentazione di libri e molto altro ancora, perché le grigie giornate invernali con le sere cupe e fredde o le piacevoli serate d’estate possano offrire un’occasione di piacevole ritrovo.

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Cocktails di Quinò

martedì 21 febbraio 2012

L’età dei Lupi a Imola

Maria Silvia Avanzato presenta L’età dei Lupi a Imola
Domenica 11 marzo alle ore 21.000 la scrittrice bolognese presenta il suo romanzo al Caffè Letterario Quinò di Imola.



Aperitivo in noir con L’età dei Lupi, il romanzo di Maria Silvia Avanzato, domenica 11 marzo 2012, ore 21.00
al Caffè Letterario Quinò di Imola (Via Emilia 194). 

L'autrice - intervistata da Carla Casazza e Cristina Orlandi, - guiderà il pubblico attraverso una storia che descrive  le difficili tappe dell’adolescenza, raccontata dalla protagonista una decina di anni dopo.
La storia de L’età dei Lupi, pubblicato con Voras Edizioni, prende il via una decina di anni fa a Bologna con ricordi fotografici e un po’ nostalgici, dove l’unica licenza poetica è il nome della scuola superiore, ottenuto da un’ingegnosa trasformazione del nome di un istituto che esiste realmente (e si trova esattamente nello stesso posto dov’è ubicato nel romanzo) .
E’ una storia al femminile, di ragazze e per ragazze, ma la lettura è consigliata anche ai maschietti, perché capiscano quanto le donne siano sensibili, e quanto sia possibile ferirle anche senza volerlo.
Consigliata anche alle mamme, perché con gli anni si tende a dimenticare, invece è d’uopo tenere bene a mente alcuni momenti particolarmente difficili, tipo accettare le troppo rapide metamorfosi, fisiche e psichiche, per non parlare dei primi turbamenti amorosi.
Dovrebbero leggere questo libro anche i papà, e tutte le figure educatrici in genere, per poter tenere ben presente che  trasmettere valori come l’educazione e sani ed onesti principi non equivale ad imporre l’obbedienza ad ogni costo.

Maria Silvia Avanzato è nata a Bologna nel 1985, ha pubblicato il giallo per ragazzi "Ratafià per l'Assassino" (ed. Forme Libere) e il chick lit "Granturco su Foglia di The - causa disguidi lo stilista è cieco" (ARPANet). Nel 2011 ha pubblicato il romanzo "L'età dei lupi" (Voras ed.) e vinto il contest Eroxè col romanzo noir a tinte fosche "CipriaVaniglia" (Damster).

Compare all'interno di una ventina di antologie con racconti, è finalista 2010 al Mystfest Gran Giallo Città di Cattolica, vincitrice Esperienze in giallo 2010 e Lama e Trama 2011, oltre a numerosi altri concorsi.

Cura alcune rubriche per riviste letterarie online. Per l'agenzia tedesca Chichili scrive romanzi chick lit seriali, distribuiti in Germania.

Nel 2012 pubblicherà per Senzapatria editore il noir "Il morso degli angeli".


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